“Oggi in Aula alla Camera, dopo 75 anni, un governo di centro destra celebra la piena applicazione dell’art. 46 della Costituzione. La conclusione positiva dell’iter parlamentare della proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati d’impresa, non solo è un passaggio storico, ma dimostra coraggio: il coraggio di stare dalla parte dei lavoratori. Il testo base, già approvato nelle Commissioni Lavoro e Finanze, è il progetto di legge di iniziativa popolare, quello per cui la Cisl ha raccolto oltre 400.000 firme. Un grande lavoro portato avanti da Luigi Sbarra, già segretario della Cisl, che ha creduto in questo provvedimento e lo dimostra l’ampio consenso sociale e le numerose adesioni.
Ringrazio il segretario Sbarra per avere seguito i lavori d’Aula dai banchetti del pubblico. Spiace che altre sigle sindacali, oltre a non essere presenti ai lavori di oggi, non hanno nemmeno creduto nella partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle aziende, strumento, a mio avviso, cruciale per migliorare la produttività e il benessere dei lavoratori. L’approvazione della partecipazione dei lavoratori alla gestione degli utili, dimostra palesemente che il nostro percorso, sia come governo, sia come maggioranza, sia come Fratelli d’Italia, è a favore di un rafforzamento della contrattazione collettiva e delle relazioni industriali.
Un ringraziamento particolare al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al governo per aver inserito nella legge di bilancio per l’anno 2025 lo stanziamento di 70 milioni di euro per incentivare la diffusione della partecipazione dei lavoratori nell’impresa. Ringrazio il ministro del Lavoro Marina Calderone, il vice ministro Maria Teresa Bellucci e il sottosegretario Claudio Durigon, che in questi mesi di esame del provvedimento non hanno mai fatto mancare il loro sostegno e supporto. Ringrazio il collega Lorenzo Malagola, relatore in Aula insieme alla collega Laura Cavandoli, per l’attenzione, l’impegno e la sensibilità dimostrata su questa tematica”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, l’On. Walter Rizzetto (FdI).
“Questa approvazione è un passo decisivo verso un modello di economia sociale e di mercato che vede nell’impresa non un luogo di conflitto, ma una comunità che collabora per il bene comune, superando da un lato il conflittualismo ideologico e dall’altro l’assistenzialismo di Stato. Abbiamo declinato un modello che crede nella maturità delle parti sociali e in solide relazioni industriali; abbiamo scritto, insomma, la via italiana alla modernizzazione del mercato del lavoro”, aggiunge Marta Schifone, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro.
“Questa legge, nata come proposta di iniziativa popolare presentata dalla Cisl, costituisce un risultato straordinario: fino ad oggi, infatti, appena sette proposte di iniziativa popolare hanno completato l’iter parlamentare e sono diventate legge e confido che questa sarà la prossima, dopo l’esame e la pronta approvazione al Senato. Un segnale forte che dimostra come il dialogo tra istituzioni e parti sociali possa portare a riforme concrete e incisive. È grazie a questa collaborazione che oggi dotiamo il nostro sistema produttivo di uno strumento innovativo, in grado di rafforzare la competitività delle imprese e valorizzare il contributo dei lavoratori, aumentando così produttività e salari.
Con l’approvazione di questa proposta di legge, Fratelli d’Italia si conferma ancora una volta come il partito delle imprese e dei lavoratori. Una pietra miliare per il conservatorismo mentre è un’occasione persa per la sinistra, che ha scelto di andare in ordine sparso, con Avs e Movimento 5 Stelle che hanno votato contro e il Partito Democratico che ha scelto di astenersi su una delle più importanti battaglie dei lavoratori, tradendo definitivamente l’ideale storico dei nostri Padri costituenti e il riformismo che un tempo rivendicava come propria identità”, conclude Lorenzo Malagola, deputato di Fratelli d’Italia e relatore della proposta di legge.