“SERVE UN PIANO DI AZIONE CONCRETO PER IL RILANCIO DI QUESTA REGIONE. INFRASTRUTTURE, LAVORO, SANITÀ, RICOSTRUZIONE, TURISMO: TEMI AL CENTRO DI UN NUOVO MODO DI FARE POLITICA”.
Infrastrutture, lavoro, sanità, ricostruzione, turismo e un nuovo modo di fare politica tra le tante tematiche al centro dell’Assemblea regionale di Fratelli d’Italia, tenutasi presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.
Alla presenza del candidato governatore alla Regione Marche, On. Francesco Acquaroli, e dei rappresentanti territoriali di Fratelli d’Italia, il nostro partito ha ufficialmente presentato il nuovo commissario regionale On. Emanuele Prisco.
L’occasione giusta per avviare la campagna elettorale proprio dalla città di Ascoli Piceno, dove il buongoverno dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Marco Fioravanti ha permesso al primo cittadino di Fratelli d’Italia di classificarsi al nono posto assoluto in Italia – primo nella regione Marche – nella graduatoria stilata da “Il Sole 24 Ore” che valuta l’indice di gradimento dei sindaci del nostro Paese. Proprio la città di Ascoli Piceno rappresenta un innovativo modello di rilancio del territorio che il partito di Fratelli d’Italia e la coalizione di centrodestra vuole sviluppare su tutto il territorio regionale, per liberare finalmente le Marche dopo anni di immobilismo e isolamento. Immobilismo e isolamento innanzitutto infrastrutturale, con una regione che vive una profonda situazione di emarginazione nei collegamenti su gomma e ferro e che non ha mai saputo investire su nuove infrastrutture di stampo tecnologico. Con conseguenze devastanti a livello turistico, economico e d’immagine per tutte le Marche, al secondo posto nel mondo tra le destinazioni da visitare nel 2020 secondo la famosa guida di viaggio Lonely Planet. Un riconoscimento che però non permette di avere riscontri concreti, vista la difficoltà per turisti italiani e visitatori esteri di arrivare sul territorio marchigiano. Ecco perché il progetto di rilancio delle Marche non può prescindere da un miglioramento infrastrutturale, ma deve guardare anche a una regione finalmente Smart e capace di attrarre sul proprio territorio flussi turistici eterogenei grazie alla valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico di cui può farsi pregio. Senza dimenticare ovviamente la fondamentale tematica del lavoro, per un territorio che dopo aver dovuto fare i conti con una crisi annosa e aver poi subito gravissimi danni a causa del sisma, deve ora rilanciarsi a seguito dell’emergenza Covid. Serve un Piano di Azione concreto, per una ripartenza lavorativa del territorio anche attraverso finanziamenti a fondo perduto in favore di quanti vorranno investire sul territorio regionale. Grande attenzione dovrà essere rivolta anche al tema sanitario: fondamentale il potenziamento degli ospedali e delle strutture presenti sul territorio, cruciale anche la volontà di sviluppare nuove tecnologie che possano favorire l’assunzione di nuovo personale medico e sanitario. Un nuovo modello che dia quindi maggior voce al territorio della nostra regione e che fornisca risposte concrete – e non ulteriormente prorogabili – alla comunità marchigiana. Altra tematica da portare avanti sarà quella di una ricostruzione post sisma ancora ferma al palo, nonostante siano ormai trascorsi quattro anni dalla prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016. Una situazione drammatica e imbarazzante, con chi doveva sostenere le comunità messe in ginocchio dal sisma che ha invece voltato lo sguardo altrove. Sarà pertanto fondamentale snellire e velocizzare le pratiche per la ricostruzione pubblica e privata, anche attraverso il potenziamento dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione. Temi e progetti che il partito di Fratelli d’Italia e la coalizione di centrodestra vogliono portare avanti con convinzione, attraverso figure professionali capaci di imprimere una decisiva svolta alla drammatica situazione in essere da ormai troppi anni nella nostra regione. Aprendo le porte alle migliori personalità e a quanti vorranno contribuire fattivamente a un progetto di rinascita delle Marche. Un nuovo modo di fare politica attraverso una nuova classe dirigente, che sia finalmente – e davvero – al servizio di tutta la comunità marchigiana.