“Il dramma incendi a Roma non è frutto di incidenti imprevedibili, ma è causato dalla mano umana. Tutti gli esperti sanno che non esiste il principio dell’autocombustione e le fiamme divampano perché attizzate da piromani prezzolati ovvero da distrazione umana. E conosciamo a perfezione tanto la consuetudine dei roghi nei campi rom, accesi per purificare i rifiuti e venderne i metalli residui, quanto quella di creare il panico generale sul business della mondezza per consentire a spregiudicati affaristi di realizzare inceneritori che possano far incassare la lauta tassa Cip 6, nascosta nella bolletta energetica. Considerando che nei prossimi giorni, anche a causa di temperature che favoriscono la combustione accidentale, gli incendi boschivi aumenteranno, diventa urgente un piano di reclutamento di nuovi vigili del fuoco, sempre da tutti celebrati strumentalmente ma da anni sotto organico e con mezzi d’intervento obsoleti e pericolosi”. E’ quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca Facebook rispondendo a un simpatizzante che gli chiedere un’opinione sugli incendi a Roma, sulle politiche nazionali di approvvigionamento idrico.
C’è poi il buco nero della dispersione degli acquedotti e dello scarso controllo pubblico sui privati gestori, cui spetterebbe l’onere della manutenzione. Ma non fare i costosi lavori di riparazione e sostituzione delle condotte significa aumentare i profitti e ricaricare le perdite sulle bollette”.