«La priorità per gli europei è una sola: spazzare via l’Isis dalla faccia della terra. In Iraq, in Siria, in Libia, in Nigeria, ovunque questi assassini hanno alzato le loro bandiere. Con tutta la forza che sarà necessaria. Senza perdere altro tempo, senza tentennamenti, senza calcoli e senza sotterfugi. Anche al fianco dei russi, anche sostenendo l’esercito siriano di Assad. Possibilmente insieme ai nostri alleati americani. In ogni caso a difesa del nostro interesse nazionale. Renzi ha dichiarato che l’Italia non parteciperà agli eventuali attacchi aerei contro il califfato in Siria che Francia e Regno Unito stanno attualmente valutando. Le ha definite inutili “iniziative spot” e potrebbe anche non avere tutti i torti. Il Medio Oriente e il Nord Africa non si pacificano con qualche incursione aerea. È necessaria una azione militare a vasto raggio contro l’Isis e serve una strategia comune con le altre Nazioni che stanno combattendo la nostra stessa guerra. Sono argomentazioni che l’Italia può portare in seno all’Unione europea e in seno alle Nazioni Unite, anche grazie al peso che dovrebbe avere la lady Pesc Federica Mogherini (la cui nomina ha comportato, per l’Italia, dover sostenere le folli sanzioni contro la Russia). Ciò che l’Italia non può permettersi, invece, è tirarsi fuori dalla partita, nascondere la testa sotto la sabbia invocando la “necessità di una soluzione politica” e sperare che altri facciano tutto il lavoro al posto nostro».
È quanto scrive il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un intervento pubblicato oggi su “Il Foglio”.