“Rivedere le scelte che il governo ha operato in politica economica e fiscale e la decisione di fissare per la prossima legge di Bilancio il rapporto deficit/Pil al 2,4 per cento. Infatti, è assurdo che la creazione di nuovo debito sia finalizzata al finanziamento dell’assistenzialismo del reddito di cittadinanza, piuttosto che sostenere la crescita e l’occupazione”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze in un’interrogazione presentata al ministro dell’Economia Giovanni Tria.
“I dati evidenziati negli ultimi giorni dal bollettino economico della Banca d’Italia – de Bertoldi – , secondo i quali nei primi otto mesi del 2018 gli investitori economici hanno ridotto le loro consistenze di titoli in portafoglio di 42,8 miliardi e il recente declassamento da parte dell’agenzia di rating Internazionale Moody’s sul giudizio di sostenibilità del debito pubblico italiano, i cui effetti hanno determinato un innalzamento dello spread a 340 punti base, devono indurre necessariamente il Governo a rivedere l’impianto normativo delle ultime decisioni prese. Decisioni che rischiano di provocare gravissimi danni all’economia e alla tenuta dei conti pubblici. A questo si aggiunge l’aver fissato nella prossima legge di Bilancio il rapporto deficit/pil al 2,4 per cento, ben lontano da quell’1,6 per cento che aveva assicurato agli investitori istituzionali”.
“E’ necessario, quindi, che il governo rimetta mano alla manovra, prima che giunga in Parlamento, per spezzare una spirale pericolosa per l’Italia e per il futuro dell’economia nazionale che rischia una pericolosa deriva”, conclude il senatore de Bertoldi.