«Su diktat di Renzi il Pd ha ritirato tutti gli emendamenti che aveva presentato perché questo accordo non si può discutere. Abbiamo due leader di due grandi partiti che vogliono propinarci una legge elettorale che rimette tutte le scelte nelle mani di due o tre persone e regala all’Italia il peggio visto fino ad ora, a partire dalle liste bloccate. Su questo tema la scelta di Renzi è chiara: dice che voleva le preferenze e Berlusconi ha detto no, ma quando in un accordo sei il soggetto forte, termini e condizioni li stabilisci tu.
Credo perciò che a Renzi le liste bloccate vadano benissimo. Primarie alternative alle preferenze? Solo con regole e modalità stabiliti dalla legge, altrimenti sono delle ‘preferenze con licenza di barare’ e dunque un altro modo per prendere in giro gli italiani. Fratelli d’Italia ha presentato l’emendamento per normarle e renderle obbligatorie per tutti i partiti, vedremo se il Pd voterà a favore».
È quanto ha detto il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso della trasmissione di La7 “Omnibus”.
«Fratelli d’Italia non ha presentato nessun emendamento sulle soglie di sbarramento perché questo tema non ci interessa: ci fidiamo degli italiani. C’è qualcosa che non funziona, però, se un sistema elettorale permette ai grandi partiti di eleggere deputati e senatori con i voti di chi non è entrato in Parlamento. Tra le nostre proposte emendative, perciò, c’è quella che esclude dal calcolo del premio di maggioranza della coalizione i voti dei partiti che non hanno superato la soglia, perché questo vorrebbe dire rubare i voti degli altri. Politica italiana ostaggio dei piccoli partiti? Attenzione a quest’idiozia: la politica italiana è ostaggio dei parlamentari ribaltonisti, che si fanno eleggere con un partito e poi in corsa si vendono e passano con un altro. E che di solito provengono proprio dai grandi partiti. Questo problema non si risolve con le soglie ma con una norma antiribaltone che dica che se ti fai eleggere con un partito e poi passi con un altro, semplicemente decadi», ha spiegato il capogruppo di FdI alla Camera.
Roma, 28 gennaio 2014