Pensare di chiudere le sedi distaccate di Terracina e Gaeta o pensare di accorpare la sede di Gaeta al tribunale di Cassino, sarebbe una scelta in netta contrapposizione con la realtà e le esigenze del sistema giudiziario locale dato che, come tutti ben sappiamo, il carico giudiziario che il tribunale di Latina e le sedi distaccate sopportano è davvero ingente e sarebbe impossibile, se non assurdo, supporre che tutto il lavoro possa essere concentrato solo nell capoluogo.
E’ quanto dichiara Pasquale Maietta, candidato di Fratelli d’Italia alla Camera nel Lazio.
Concordo con Giovanni Malinconico, presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati della provincia di Latina, – continua il candidato di FdI – sul fatto che la chiusura delle sezioni distaccate del Tribunale di Latina possa rappresentare un problema di tutti i cittadini che chiedono giustizia, un danno per la collettività, ma anche per le forze dell’ordine, già duramente provate da numerosi tagli messi in campo dai precedenti Governi. Se ciò accadesse, per una convalida di arresto o come spesso accade per processi per direttissima, le forze dell’ordine dovrebbero venire a Latina rischiano di far diminuire il livello di sicurezza nel territorio. Inoltre il mantenimento dei presidi giudiziari di Terracina e Gaeta costituisce un importante punto di riferimento per le realtà locali contro le possibili infiltrazioni, un deterrente, soprattutto nel Sud Pontino, territorio, come hanno dimostrato le numerose operazioni condotte con successo dalle forze dell’ordine, soggetto ad infiltrazioni mafiose e comunque soggetto alle attività illecite della criminalità organizzata. Ma c’e; di più,proprio per questo motivo questi presidi non dovrebbero essere chiusi ma rafforzati con rappresentanze nel capoluogo della Procura distrettuale antimafia. Mi batterò – conclude Pasquale Maietta – affinché la nostra comunità abbia la certezza della presenza dello Stato su tutto il territorio, rispondere alle richieste di giustizia e di sicurezza per me, come per il mio partito Fratelli d’Italia, è un dovere nei confronti della comunità.