“Il ministro Andrea Orlando quando sostiene che “bisogna assumere giovani e donne” sembra quasi un ministro del Lavoro nella veste di ‘Alice nel Paese delle meraviglie’. A volergli dare l’attenuante della buona fede, c’è solo da chiedersi dove abbia vissuto sino ad oggi. Fermiamoci alle donne: facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro è da tempo chiesto da più parti ed è oggetto di numerosi emendamenti di Fratelli d’Italia, perché vengano riconosciute agevolazioni finalizzate a incrementarne l’occupazione. Ma a tutto ciò è seguito il nulla. Il nostro Paese è sempre in coda alla classifica europea dell’occupazione femminile e rimane privo di un’adeguata rete di servizi alle famiglie e di politiche di supporto alla natalità. Eppure la parità salariale è vantaggiosa, non solo per le donne e le loro famiglie, ma anche per l’economia e la società nel loro insieme. Riducendo lo scarto salariale tra i sessi, si offre alle coppie la possibilità di ripartirsi in modo più equilibrato l’attività professionale (remunerata) e i lavori domestici e familiari (non remunerati) senza che debbano subire perdite dal profilo finanziario. Il ministro Orlando si faccia promotore di una ‘rivoluzione’ nei servizi a supporto delle donne che lavorano, si prodighi per una assistenza di Stato che le spinga fuori casa e non tra i fornelli o ad accudire figli sino alla loro maggiore età. Soltanto così ha senso la sua dichiarazione. Che sin qui appare stantìa e populista. Priva di basi”.