Il problema non è che in Italia non si trovi più il posto fisso: in Italia non si trova proprio più il lavoro, neanche un posto precario. Servono politiche di crescita che possano rendere utile e favorevole assumere dei lavoratori».
Lo ha detto intervenendo a Mattino 5 il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni.
«Abbiamo grandi sfide di fronte. La prima: detassare il lavoro, perché in Italia un lavoratore costa a chi assume il doppio di quanto c’è in busta paga e percepisce stipendi drammaticamente bassi. La proposta di FdI-An, che mutua il cosiddetto ‘Jobs Italia’ di Luca Ricolfi, è il “contratto di lavoro italiano”: costo totale per chi assume 1200 euro al mese, 1000 euro al mese netti in tasca al lavoratore, 200 euro in tasse. Una cosa di questo tipo sicuramente aiuterebbe ad assumere nuovo personale – prosegue Giorgia Meloni – L’altra sfida è il tema della partecipazione dei lavoratori agli utili dell’impresa. Basta la retorica, che ho sentito anche dalla piazza di sabato, dello scontro tra padrone e lavoratore: è il tempo della solidarietà. Molto spesso quello che si chiama “il padrone” è disperato tanto quanto il lavoratore, se non a volte addirittura di più. Sarebbe un segnale importante prendersi per mano e dire: ce la mettiamo tutta, lo facciamo insieme e alla fine ci dividiamo gli utili e i guadagni che farà l’impresa».