“La Regione Campania e il Comune di Napoli non sono stati in grado di utilizzare 7 milioni e 500mila euro stanziati dal Governo su progetti specifici per avviare al lavoro i disoccupati di lunga durata di Napoli. E a tutt’oggi non hanno ancora presentato progetti per far arrivare quei fondi. Il ministro Poletti ha chiarito in aula di chi sia la responsabilità di questa impasse. Di fronte a queste gravissime inadempienze da parte della Regione e del Comune non resta che continuare a incalzarli per presentare progetti che consentano di attivare nuova occupazione. Troviamo scandalosi questi ritardi da parte delle due amministrazioni che ricadono sui napoletani. La disoccupazione nel capoluogo partenopeo merita maggiore attenzione da parte degli amministratori. Per questo vigileremo affinché siano finalmente sbloccate risorse importanti”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Marcello Taglialatela che ha interrogato in question time il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sui fondi per i progetti Isola e Bros.
Segue interrogazione
TAGLIALATELA, LA RUSSA, NASTRI, RAMPELLI, MAIETTA, PETRENGA, CIRIELLI, GIORGIA MELONI e TOTARO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
nel mese di luglio 2009 fu sottoscritta alla prefettura di Napoli un’intesa interistituzionale tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la regione Campania, la provincia e il comune di Napoli, attraverso la quale venivano stanziati 20 milioni di euro: 10 milioni finanziati dal Governo ed altri 10 stanziati dalla regione;
l’intesa aveva quale obiettivo quello di realizzare azioni dirette all’avviamento al lavoro della platea di disoccupati di lunga durata già destinatari in passato di interventi per la riqualificazione delle proprie competenze attraverso i progetti Isola e Bros;
la totale assenza di progetti da parte della regione Campania ha determinato la spesa di gran parte dei fondi (12,5 milioni di euro) trasformati in sostegno al reddito per gli ex corsisti e per il rilascio del libretto formativo che, comunque, non rispondeva ai criteri definiti in sede di intesa interistituzionale;
successivamente, la giunta regionale della Campania con proprio atto deliberativo ha previsto nel piano regionale straordinario per il lavoro una misura dedicata ai cosiddetti precari Bros, con una copertura finanziaria di 10 milioni di euro di fondi regionali;
la misura di che trattasi fu recepita nel bando «Più sviluppo più lavoro» ed in particolare della linea di intervento 1, esplicitamente dedicata a questo bacino in quanto riconosciuto dalle convenzioni del 26 giugno 2006 e del 14 aprile 2008 (tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, regione Campania, provincia e comune di Napoli) ai sensi della deliberazione della giunta regionale n. 342 del 29 febbraio 2008;
il comune di Napoli e la provincia di Napoli, a seguito di confronto, hanno elaborato linee di intervento per avviare progetti occupazionali per i lavoratori Bros che, nel frattempo, hanno ottenuto di poter avere una qualificazione nel settore ambientale di tutti i soggetti interessati, attraverso work experience effettuate in collaborazione con imprese operanti nel settore ambientale;
il percorso di definizione dei progetti fu sospeso per la decisione della precedente amministrazione regionale di puntare esclusivamente sul bando «Più sviluppo più lavoro» per la collocazione dei lavoratori del progetto Bros;
oggi, il comune di Napoli, alimentando notevoli aspettative, ha ripreso quei progetti focalizzando la propria attenzione in particolare sul settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali per avviare al lavoro la platea dei soggetti coinvolti nel progetto Bros;
tale scelta presuppone la possibilità effettiva di poter utilizzare le risorse residue della predetta intesa interistituzionale del luglio 2009 pari a circa 7,5 milioni di euro non ancora trasferiti alla regione Campania, fondi finalizzati all’occupazione dei Bros –:
se siano ancora effettivamente disponibili i fondi statali di cui in premessa che risulterebbero non ancora trasferiti alla regione Campania finalizzati all’occupazione dei soggetti interessati dal progetto Bros, il cui trasferimento fu sancito dalla già citata intesa interistituzionale del luglio 2009. (3-02117)
(15 marzo 2016)