“Mi dimetto da capogruppo e lascio il PdL”. Lo scrive su Twitter l’ex capogruppo del PdL in Regione Lazio, Chiara Colosimo, che ha già aderito al movimento politico ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale’.
Mi dimetto da Capogruppo e lascio Il Popolo della Libertà perché questa non è più la mia casa. Mi dimetto da capogruppo e lascio il Pdl perché quando ti vergogni dei tuoi compagni di viaggio non puoi più continuare a camminare con loro. Sono entrata in Regione Lazio a 23 anni, perché già 3 anni fa Fabio Rampelli – con la sua comunità – cercava in solitudine di attuare un ricambio generazionale e così quando si trattò di indicare una persona nel “Listino” (che a noi non è mai piaciuto), fece il mio nome. Non perché fossi la più brava, non perché avessi un bel faccino, non perché fossi spinta da chissà chi, ma perché con la mia candidatura dava voce ad una generazione di militanti che silenziosamente si impegna ogni giorno per costruire un quartiere, una città, un’Italia migliori.
Mi dimetto da capogruppo e lascio il Pdl perché in questi anni ho combattuto – dall’interno – tutto ciò che non mi piaceva; ma quando ti vengono tolti i luoghi dove discutere che senso ha restare? Il partito ci ha imposto Franco Fiorito come capogruppo, ma non si è mai preoccupato di verificarne l’operato, né da un punto di vista politico né amministrativo, lasciando ben 16 consiglieri regionali in totale stato d’abbandono, salvo poi arrivare a colpevolizzarli quando è iniziato lo scaricabarile. Quello stesso partito è rimasto sordo davanti ai reclami di molti di noi per la completa mancanza di contenuti, progetti culturali e amministrativi, riunioni, decisioni condivise. Insomma per la totale assenza di un “vero partito”. Quel partito che dopo l’esplosione del caso Fiorito non è stato in grado di prendere per tempo i necessari provvedimenti. Quel partito che ad oggi non ha ancora cacciato Fiorito, salvo poi sbugiardare consiglieri regionali in buona fede e contestualmente girare la testa dall’altra parte in occasione dei casi Dell’Utri, Scajola, Papa etc.
Ero stata chiamata a prestare il mio volto e la mia voce per dire che volevamo tornare ad essere il “partito degli onesti”, ma nemmeno nella situazione oggettivamente tragica che ‘dall’alto’ dei miei 26 anni mi sono trovata ad ereditare ho avuto per un solo giorno aiuto e sostegno dai vertici. La verità è che il Pdl nel Lazio non esiste, un partito che non è stato capace nemmeno di presentare le liste alle consultazioni regionali che ci hanno eletto, che ha visto Samuele Piccolo e Franco Fiorito finire in galera, che ha lasciato cacciare indiscriminatamente i suoi assessori dalla giunta Polverini senza proferire una parola. Quello stesso partito che vede gli artefici di questo disastro ancora saldamente al comando e che prende le sue decisioni, quando ciò accade, attraverso le agenzie di stampa.
Lascio i conti in ordine, non avendo toccato i fondi se non per quanto strettamente necessario, e un gruppo dotato di un regolamento interno, sia per quanto riguarda la sua organizzazione politica sia per quanto riguarda la sua gestione economica. Nonostante la L.R. 14/98 preveda la sola autocertificazione per ricevere il rimborso tristemente noto come ‘articolo 8’, ho scelto di stanziare le somme previste solo e unicamente a seguito di una descrizione giustificativa contabile delle spese. E’ stato inoltre stabilito, per arginare altre possibili anomalie individuali, che il gruppo non salderà alcuna fattura che non sia stata approvata in via preventiva dal presidente e dal tesoriere dopo un precedente contatto diretto con i fornitori.
Aderisco a Fratelli d’Italia perché è un movimento coraggioso, perché è la scelta di chi lascia il sicuro per l’incerto. Perché – come ha avuto a dichiarare Giorgia Meloni – è la scelta di chi agisce col cuore, senza calcoli. Perché so che potrò camminare accanto a fratelli e sorelle, senza mai dovermene vergognare.
Aderisco a Fratelli d’Italia perché credo nella costruzione di un movimento dove possono convivere esperienze, magari molto diverse, ma capaci di produrre una sintesi efficace per la comunità nazionale e la Sua gente .
Aderisco a Fratelli d’Italia perché credo che sia il posto giusto dove combattere per la vita, dal suo concepimento alla sua fine naturale, perché credo sia il posto giusto dove coniugare la certezza della pena con la dignità dei detenuti, perché credo sia il posto giusto dove costruire una destra ambientalista – paladina delle nuove energie e promotrice del principio rifiuti zero -, perché credo sia il posto giusto per difendere e promuovere le piccole e medie imprese italiane – e con queste i loro dipendenti-, perché credo sia il posto giusto dove progettare un futuro per la generazione dei “non garantiti”.
Per questo aderisco a Fratelli d’Italia, ma soprattutto perché sono sicura di non trovarci privilegi e auto blu, ma una politica al servizio della gente. Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno dato fiducia in questi mesi. Ringrazio in special modo coloro i quali hanno già annunciato la loro adesione a Fratelli d’Italia come Gina Cetrone, consigliere della provincia di Latina e Giuseppe Melpignano consigliere della Provincia di Roma.