Progettare il domani con coraggio’: importanti e forti sono state le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno agli Italiani. Il suo invito a guardare oltre l’orizzonte, ad avere una visione del futuro, a porre attenzione per le nuove tecnologie, per la ricerca scientifica, per i giovani, sono un importante faro che accende la luce su un percorso che l’Italia e la Regione Lazio devono imboccare con maggiore convinzione: quello che passa per le startup, gli investimenti in capitale di rischio, la valorizzazione del talento, l’anticipare le trasformazioni dell’economia e della società anziché subirle. Ogni nazione del mondo sta progettando la propria strategia per posizionarsi nella società dell’innovazione, favorendo nascita e crescita di nuove imprese tecnologiche che divengano i campioni industriali e le multinazionali di domani. In questa corsa, l’unica scelta vincente è quella di competere come e meglio degli altri rilanciando le nuove imprese e le idee dei giovani, dal momento che il futuro non è mai evitabile. E solo due sono le scelte di fronte al suo arrivo: subirlo passivamente, o progettarlo attivamente essendone protagonisti. La differenza tra i due approcci è determinante: resistendo si finisce per comprare tecnologia e servizi prodotti altrove; progettandolo si crea ed esporta valore e si generano ricchezza e posti di lavoro, favorendo sovranità tecnologica. La sfida del Governo si pone nel rimuovere la burocrazia e correggere la mentalità della macchina amministrativa che, anziché facilitare, ostacola gli imprenditori colpendo soprattutto chi innova. Ma la sfida per la Regione Lazio sarà quella di disegnare politiche di sviluppo territoriale che mettano insieme talento, finanza pubblica e capitale privato, qualità della vita e ricerca, insieme con l’ecosistema di incubatori ed acceleratori di startup che si è creato sul territorio. Questo per far sì che la Regione diventi un distretto dell’innovazione di classe globale al centro del Mediterraneo, all’interno del quale venga valorizzato il merito favorendo ascensore sociale attraverso la nascita di nuove imprese tecnologiche e la creazione di posti di lavoro di qualità. Solo così si invertirà il trend della perdita di giovani talenti verso l’estero, favorendone il loro ritorno.
Lo dichiara l’on. Massimo Milani, Segretario della Commissione Ambiente alla Camera e coordinatore romano di FdI.