“Gli apriscatole con cui dovevano scoperchiare l’Aula de la Pisana li hanno messi nel cassetto, ora gli impavidi Pentastellati preferiscono il risiko delle poltrone. Per ottenere qualche rimasuglio di potere in questo scorcio di legislatura accettano di fare da subalterni del Pd. Il voltafaccia è di quelli epocali, se pensiamo che ad entrare nella giunta del Lazio sono la leader Lombardi, candidata presidente contro Zingaretti quasi ad personam per la durezza degli attacchi che gli ha rivolto e la consigliera Corrado che ha riempito di esposti e denunce contro Zingaretti le procure di tutto il Lazio. Con questo asse, progettato da mesi nelle segrete stanze, meramente funzionale a fare massa critica di voti alle prossime votazioni comunali di Roma, fanno carta straccia della volontà degli elettori che li avevano votati perché in antitesi con il Partito Democratico. Ma soprattutto calpestano i fondamenti del sistema maggioritario, che prevede l’elezione diretta del Governatore e il popolo grillino non voleva certamente stare a braccetto con l’ex segretario dei Dem. Ora vediamo se avranno la decenza di rispettare almeno un passaggio istituzionale, accettando di venire a vergognarsi in Aula alla Pisana del loro tradimento”.
Così in una nota Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di FdI.