“La legge c’è e in Commissione stiamo lavorando anche per renderla più facilmente attuabile attraverso emendamenti. Stupisce il fatto che qualche organizzazione sindacale si renda conto solo ora del problema”, il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione, replica così alle accuse dell’Osservatorio della Flai Cgil al ministro Lollobrigida in materia di contrasto al caporalato.
“Con l’emendamento da me proposto e che proprio in questi giorni andrà al voto, istituiamo un importante strumento di controllo e di prevenzione che vede una stretta collaborazione tra istituzioni”, annuncia De Carlo. “Il nuovo sistema infatti permetterà di incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura”.
L’emendamento prevede infatti l’istituzione del “Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura” che coinvolgerà il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministero dell’interno, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e l’Istituto nazionale di statistica (Istat).
“In questo modo, le istituzioni, ognuno per la sua parte di competenza, metteranno a disposizione tutti i dati sulle attività agricole, dai rapporti di lavoro al numero di aziende attive, fino ai dati retributivi, contributivi e sugli infortuni, alla situazione economica delle imprese e molto altro”, spiega De Carlo. “Questo strumento ci metterà quindi a disposizione un numero incredibile di dati che, incrociati tra loro, ci permetteranno di individuare già “sulla carta” le situazioni anomale e quindi di poter intervenire con azioni mirate di prevenzione e contrasto. Credo che il caporalato si contrasti con atti concreti, proponendo e attuando efficaci forme di prevenzione, e non con la propaganda politica”, conclude De Carlo.