“L’unico modo per difendere il Made in Italy nel nostro mercato è quello di imporre dei dazi e dei contributi di solidarietà a tutte le merci che vengono prodotte senza vincoli ambientali e senza tutele sociali per i lavoratori. Le nostre imprese non possono competere con produzioni che sono a bassissimo costo perché trattano i lavoratori da schiavi e inquinano liberamente.
E’ un vero e proprio dumping sociale e ambientale quello che viene fatto da molti Paesi emergenti e da molte multinazionali che sta devastando il commercio internazionale e l’economia globale.
Dobbiamo imporre un protezionismo intelligente non solo per difendere il nostro lavoro e il nostro ambiente ma per imporre in tutti i Paesi la difesa dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità ambientale. In realtà, molti Paesi industrializzati, come Giappone e USA, nascondono interventi di protezionismo dietro cavilli normativi e clausole sanitarie. Lo sanno bene i nostri produttori, soprattutto agroalimentari, che attendono e hanno atteso per anni di esportare prodotti di ottima qualità su quei mercati.
Solo il Governo italiano prende alla lettera tutte le imposizioni del WTO e svende gli interessi della nostra produzione per un quieto vivere internazionale”.
Lo dichiara Gianni Alemanno, membro dell’Ufficio di Presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, in occasione del blitz organizzato oggi da Giorgia Meloni all’interno di un capannone cinese a Prato.
Roma, 27 marzo 2014