“La cerimonia di consegna di un edificio confiscato alla mafia, alla famiglia di Totò Riina, alla Guardia di Finanza testimonia, prima di tutto che lo Stato c’è per colpire anche la zona grigia della criminalità, uno Stato determinato e capace di vincere la battaglia contro la mafia. Nel 2023 sono stati in tutto 4.647 i beni confiscati che l’Agenzia ha destinato agli enti locali e a soggetti del terzo settore perché potessero essere utilizzati per finalità sociali o istituzionali, con un notevole incremento, pari al 57,74%, rispetto a quanto fatto nell’anno precedente.
Aziende, beni mobili e immobili che vanno restituiti alla collettività, sia per mitigare gli effetti negativi che le attività illegali hanno prodotto, sia soprattutto per concorre a creare le condizioni per lo sviluppo sociale ed economico dei territori. In secondo luogo, è fortemente simbolica la scelta di intitolare la Caserma al tenente Luigi Fiorentino, insignito con due medaglie di bronzo e con la Croce di guerra al Valor militare per essersi distinto in due diverse occasioni durante la prima guerra mondiale.
Il governo Meloni e il ministero dell’Interno guidato dal ministro Matteo Piantedosi hanno dato avvio ad una nuova stagione sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata e della lotta alla mafia grazie ad azioni incisive che non si limitano a colpire i membri dei sodalizi – come dimostra la cattura di pericolosi latitanti – ma mirano ad incidere direttamente anche sugli interessi economici dei clan, dando grande impulso all’attività volta al riutilizzo a fini istituzionali e sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, una materia su cui il ministro ha voluto darmi delega e sulla quale c’è un grande impegno dell’Agenzia nazionale”.
Lo dichiara il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.