“Ormai è tutto chiaro. Prima le rivolte in carcere organizzate dalla criminalità organizzata, per stabilire il falso nesso di causalità tra carcere e contagio.
Successivamente il provvedimento di Bonafede dei domiciliari per gli ultimi 18 mesi di pena che postula proprio il principio tra carcere e contagio. Poi Di Matteo e Ardita del Csm che sconsigliano l’assunzione di tale provvedimento perché sarebbe un cedimento alla mafia e perché comporterebbe un effetto domino di cui godrebbero i mafiosi per uscire dalle carceri. Poi la circolare del Dap e infine le scarcerazioni ignobili e quotidiane dei mafiosi. Ora scopriamo anche che Di Matteo venne rifiutato al Dap per viltà. Ci vuole altro per dimettersi e scomparire dalla faccia della terra? Bonafede, in un sussulto di dignità, dimettiti….non ti daremo tregua”.
Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile FDI del dipartimento Giustizia.