“Accolgo con enorme soddisfazione la notizia del pentimento di Francesco “Sandokan” Schiavone, storico boss dei Casalesi: dopo 26 anni di 41 bis, finalmente ha deciso di collaborare con la giustizia.
Una testimonianza di quanto questo strumento sia un pilastro del sistema penitenziario e della giustizia e un’ulteriore riprova della necessità di difenderlo dagli attacchi, come io personalmente e il governo Meloni abbiamo sostenuto fin dal primo momento.
Il carcere duro funziona: non dobbiamo mai perdere la speranza di sconfiggere la mafia!”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.
“Il pentimento del boss dei Casalesi Schiavone, se sarà sincero e operativo, è un successo dello Stato e deve essere uno strumento importante per far luce sulla rete di rapporti di potere ed economici della camorra. In una Regione martoriata, tra l’altro, dalla gestione criminale dei rifiuti e con l’inquinamento causato dallo strapotere delle cosche nel cosiddetto fenomeno delle ecomafie, occorre ricostruire tutta la rete di rapporti e connivenze della criminalità organizzata, punire i responsabili e accendere i riflettori sulle troppe zone d’ombra che l’infiltrazione camorristica ha creato. Auspichiamo quindi che Schiavone fornisca tutti gli elementi utili alla magistratura e alle forze dell’ordine per contrastare i reati ambientali, dimostrando che il suo è un reale ravvedimento”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, membro della Commissione Ambiente del Senato e della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle ecomafie.