“La legge di bilancio segna una pagina buia della scuola, lo dimostra la totale non considerazione di una figura apicale come quella del Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), necessaria a garantire il funzionamento delle istituzioni scolastiche, ma contro la quale, negli ultimi anni, c’è un vero e proprio accanimento: più responsabilità e carichi di lavoro e, di contro, ridotto riconoscimento economico e professionale. Nella relazione al bilancio, infatti, si legge “il dirigente scolastico non riceve un idoneo supporto, sul piano giuridico, da parte dell’apparato amministrativo posto alle sue dipendenze”. Come dire che il motore non riceve idoneo supporto, sul piano della mobilità, dal carburante. Eppure, tanto motore quanto carburante sono necessari per azionare una vettura, così come Dirigenti scolastici e DGSA sono necessari per attivare la ‘macchina’ scolastica. Ma in manovra per i primi è previsto un aumento di 20 milioni di euro del Fondo unico nazionale; per i secondi il nulla. Una chiara discriminazione. E il mio non è un attacco ai Dirigenti Scolastici, so bene che tanto questi quanto i DGSA rappresentano le facce di una medaglia, e gli uni non possono prescindere dagli altri in una ideale gestione scolastica. Ma disconoscere la funzionalità del servizio offerto dal DGSA, svilirne l’importanza del ruolo amministrativo, è inammissibile. Occorre un rimedio immediato per dare finalmente dignità e valore a questa figura che da sempre ha profuso il massimo dell’impegno, competenza e professionalità”.