L’emendamento in manovra riguardante il contenimento della fauna selvatica non aggredisce la biodiversità e non è un favore alle lobby venatorie e delle armi. Chi afferma ciò è in malafede. Infatti non si tratta di attività venatoria ma di attività di ‘controllo’ a tutela della sanità pubblica di tutti i cittadini e a tutela degli interessi degli agricoltori ed allevatori. Nel caso specifico del cinghiale la questione è molto seria e l’ emergenza peste suina va finalmente affrontata. Quale soluzione propone l’opposizione? Forse la cattura con mezzi ecologici, cioè le reti? Ricordo che la specie cinghiale ha un incremento utile annuo di circa il 200% per cui l’unico modo per contenerne l’espansione è l’abbattimento. Abbattimento ‘ controllato’ ma abbattimento.
Lo dichiara in una nota Marta Farolfi, senatrice di Fratelli d’Italia.