«Sulla vicenda dei due marò lamentiamo a parole la violazione del diritto internazionale, ma sin dall’inizio l’Italia ha accettato lo stato dei fatti. Possibile si tratti solo di incapacità? Di ignoranza di diritto internazionale o di pavidità? Probabilmente ci sono altre motivazioni. Non vorrei ci fossero interessi economici alle spalle degli italiani».
È quanto ha dichiarato Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, nel corso dell’Audizione del Commissario straordinario del Governo per la trattazione della questione dei due marò appartenenti al Reggimento della Marina militare “Brigata San Marco”, Staffan de Mistura.
«Ad oggi – ha spiegato – non abbiamo novità sui percorsi da intraprendere. Ci sono responsabilità gravi che andrebbero affrontate in sedi anche non legislative. In un Paese serio andrebbe fatto un approfondimento. La vicenda dei due marò è stata inserita dal ministro Bonino tra quelle degli italiani in difficoltà in Paesi stranieri. Si tratta, invece, di militari inviati dall’Italia in una cornice internazionale, nell’ambito delle operazioni Ocean Shield e Atalanta. La questione non è se siano colpevoli o innocenti, ma dove devono svolgersi i processi in questi casi».
«Per questo, Fratelli d’Italia, con grande rammarico – ha concluso Cirielli -, si asterrà sul rifinanziamento delle missioni internazionali, per le quali abbiamo migliaia di donne e uomini ancora impegnati e per cui spendiamo ingenti risorse economiche. Credo che un punto fermo vada messo».
Roma, 13 novembre 2013