Ci chiediamo come mai, in tempi di crisi e tagli agli enti pubblici, nel Lazio i conti tornino solo per alcune cooperative.
E’ quanto dichiara Laura Marsilio, candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio della Regione Lazio.
Nonostante il buco di Bilancio della Regione Lazio – ha proseguito – trascinato dalla cavalcante spesa sanitaria, il nuovo Commissario ad acta della Regione, nominato dal Consiglio dei Ministri ad inizio gennaio,
è riuscito a reperire i fondi, per oltre 13 milioni di euro, per avviare nuovi servizi sulle tossicodipendenze incentrati, unicamente, sulla “riduzione del danno”. Non vorremmo che questi fondi, come avvenuto nel recente passato, serviranno ad alimentare tutte quelle, poche, cooperative fedeli alla logica politica di sinistra, al fine di ottenere consensi alla prossima tornata elettorale.
La sola “riduzione del danno”, non può che essere intesa come la cronicizzazione del problema e non può costituire una soluzione efficace, in quanto opposta alla cura. La Regione Lazio ha perso un’importante occasione per voltare pagina e puntare seriamente su una politica basata sulla prevenzione a largo spettro, che significherebbe l’eliminazione di una piaga sociale che ogni anno logora persone e le rispettive famiglie. Negli ultimi due anni nessun euro è stato versato per attivare tutti quegli interventi di prevenzione, cura e reinserimento promossi dalle istituzioni locali, ed in particolare dall’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze; al contrario, i finanziamenti all’uopo stanziati hanno subito una riduzione drastica, con tagli superiori al 50% (su finanziamenti complessivi di appena 3 milioni di euro). Da notare inoltre come, a fronte di procedure pubbliche già esperite, la Regione Lazio continui a non erogare i contributi, lasciando il territorio privo di interventi incentrati su prevenzione, cura, reinserimento socio – lavorativo e sulla promozione di stili di vita sani. Tale trend negativo è confermato dal recente rapporto Ocse-Ue sulla prevenzione e sulla promozione di stili di vita che riducono i rischi di malattia: l’Italia è all’ultimo posto in Europa, con lo 0,5% negli investimenti contro una media europea pari al 2,9%.
La procedura esperita dalla Regione Lazio nel 2011 – ha concluso Laura Marsilio – ha delineato uno scenario in cui, le cooperative facenti parte della solita lobby, sono risultate aggiudicatarie di ben 28 interventi, a livello regionale, su complessivi 45 progetti messi a bando, per un totale di quasi 8 milioni di euro di finanziamento su un totale di 13 milioni complessivamente stanziati. Auspichiamo che, una volta per tutte, si spezzi questo meccanismo che vede i soliti enti confermarsi affidatari di questi avvisi pubblici.