…DI PARTITO CHE E’ SEMPRE STATO “Quanta amarezza ricordando la primavera del ‘94”. “Il neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena giurato di fronte al Parlamento italiano. Non l’abbiamo sostenuto…
…ritenendo che un uomo non possa andar bene per tutte le stagioni e la formula di un politico democristiano gradito ai comunisti pensavamo fosse archiviata nel Terzo Millennio”. È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
“Quanta amarezza – ha aggiunto- ricordando la primavera del ’94 e la sconfitta del catto-comunismo, quanti errori fatti da leader inadeguati e presuntuosi, quanta pena nell’assistere a linguaggi, liturgie, atteggiamenti, applausi, contenuti di 20 anni fa. Ma ora è il Presidente di tutti gli italiani e lo sfidiamo a essere davvero arbitro neutrale e non quell’uomo di partito che è sempre stato”.
“Lo incalzeremo – ha precisato Rampelli- perché sappia difendere l’Italia e i suoi interessi dall’aggressione della grande finanza in salsa europea, tenere unita la nostra comunità, nord e sud, destra e sinistra, poveri e ricchi, disoccupati e imprese”.
“Lo elogeremo se non taglierà i nastri delle presunte conquiste di Renzi e lo combatteremo – ha concluso Rampelli- se non andrà nella direzione del bene comune, della salvaguardia di quei valori tradizionali non negoziabili che rappresentano il patrimonio più grande del nostro popolo”.