“Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale. In sostanza, per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Il motivo è che avrebbero patito una illegittima restrizione della libertà personale a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, dove rimasero circa dieci giorni per il mancato consenso allo sbarco da parte dell’esecutivo allora in carica. Si tratta dell’ennesima sentenza che punta ad interpretare le politiche migratorie con un approccio ideologico. Ma in questo modo si legittima di fatto l’immigrazione illegale e si crea un pericoloso precedente. Pronunciamenti di questo tipo sono un’offesa a tutti i cittadini onesti che chiedono il rispetto della legalità”, aggiunge il deputato e responsabile del dipartimento immigrazione di FdI, Sara Kelany.