“Chiediamo alla UE di intervenire dal punto di vista normativo per evitare che, dietro allo schermo di presunte operazioni di salvataggio in mare, si nascondano pianificate operazioni di favoreggiamento della immigrazione illegale. Come sta emergendo dal lavoro della magistratura italiana, infatti, molti interventi in mare che hanno visto di recente coinvolte ONG per prestare attività di soccorso, si sarebbero rivelate azioni attuate nel contesto delle attività criminali condotte dai trafficanti di esseri umani”. È questo il contenuto di una interrogazione alla Commissione UE presentata dall’europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini, che rappresenta i Conservatori nelle trattative in corso per il nuovo patto europeo sull’immigrazione e il diritto di asilo. “Tenuto conto del lavoro in corso della magistratura italiana, ritengo sia doveroso, dal punto di vista morale e politico, da parte della Commissione UE modificare la sua interpretazione dell’articolo 1 della direttiva sul favoreggiamento, che invita gli Stati membri ad evitare sempre la criminalizzazione del soccorso in mare. Tale interpretazione, infatti, non fa altro che incentivare e “coprire” le attività contigue al favoreggiamento dell’immigrazione illegale ”, conclude Procaccini.