Ma veniamo ai fatti. Durante il lock-down, i geniali consulenti del funambolico sindaco Sala, noto per i salti con l’asta tra destra e sinistra politica, hanno creato in molte strade milanesi chilometri e chilometri di piste ciclabili. Nulla di strano, penserà qualcuno. In fondo città come Amsterdam, da decenni, ne sono zeppe. Peccato, però, che in tante altre città siano state progettate da esperti del settore viabilità, non da folletti impazziti quali si sono rivelati i consulenti di Sala. Infatti, inseguendo un sogno malato, sono stati eliminati centinaia di posti auto per far posto, sul lato destro della strada, alla pista. Ma non basta: subito dopo è stata installata una cervellotica, quanto inutile, pista per i pedoni. Per poi finire in bellezza creando dei parcheggi (pochi!) per le auto. Il risultato di tutto questo è quello di veder parcheggiate le auto proprio nel bel mezzo della carreggiata. Una posizione arci-pericolosa, specie di notte. Infatti le poche auto lasciate in sosta nelle ore notturne, ovviamente ferme ed a fari spenti, costituiscono un pericolo improvviso per le auto e le moto in circolazione sui vari viali interessati a queste manifestazioni della dabbenaggine umana.
Ma non bastava tutto questo. Recentemente, in corso Buenos Aires, per delimitare la pista ciclabile, è stato aggiunto un cordolo di cemento che costeggia la pista stessa. Un cordolo che non fa che aumentare ulteriormente il pericolo di incidente, Infatti è del tutto invisibile, specie quando il sole è tramontato.
Ormai la protesta dei cittadini nei confronti di queste scelte demagogiche di Sala è ai massimi livelli. Per questo il candidato Presidente del Municipio 3, con i militanti di fratelli d’Italia, ha inscenato una manifestazione di protesta nel corso della quale gli intervenuti hanno preso a martellato il pericoloso cordolo di cemento che delimita la corsia, In attesa che i cittadini milanesi, con il loro voto, provvedano a cacciare i responsabili di progetti del genere. Che poi sono il sindaco Sala… e dintorni.