“È necessario che tutto cambi affinché non cambi nulla. Speravamo in un cambio di passo rispetto a questo modus operandi per cui è coinvolta una sola Camera mentre l’altra, in questo caso il Senato non può incidere su nulla. Anche sul Milleproroghe si arriva in Aula, in questo caso in Senato, in fretta, senza relatore, senza nemmeno esaminare i 144 emendamenti e con l’ennesimo voto di fiducia, impedendo all’unica forza di opposizione, qual è Fratelli d’Italia, la possibilità di incidere. Auspichiamo un cambio di filosofia anche per le misure da approvare: abbiamo detto basta bonus, basta risarcimenti, basta prebende, basta codici Ateco, tutte scelte che hanno messo in ginocchio le imprese italiane. Ci impegneremo affinché il governo possa valutare le nostre proposte che sono sempre le stesse. Chiederemo, invece, contributi a fondo perduto per coprire i costi fissi delle aziende, la riapertura dei termini della rottamazione delle cartelle esattoriali e un nuovo saldo e stralcio. Infine, chiederemo un anno fiscale bianco che consenta alle imprese di respirare dopo un anno di crisi economica. Ci auguriamo che il nuovo governo possa ascoltare le proposte che arrivano dall’unica forza politica che non fa parte di una maggioranza che comprende tutto l’arco costituzionale”.
Lo ha dichiarato durante la discussione sul Milleproroghe il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio