“La risoluzione sulle missioni internazionali è stata approvata questa mattina alla Camera ed è il giusto senso che diamo ai militari, nostro orgoglio, che operano con dignità in aree internazionali difficili, tenendo alto il Tricolore sempre e ovunque. E se per l’opposizione il lavoro dei militari è stato qualche volta poco onorevole, io voglio precisare che con il proliferare delle crisi internazionali, l’impegno dei militari italiani all’estero è aumentato e tutti hanno riconosciuto la grande capacità operativa. E’ sempre più richiesta la presenza dei nostri militari sia in operazione di peace keeping sia in missioni di cooperazione internazionale. Questo perché i nostri militari italiani hanno sempre fatto la differenza svolgendo un lavoro encomiabile con capacità, coraggio, abnegazione, profondo senso del dovere che si traduce in un’unica parola: umanità.
Investire in difesa è importante non perché vogliamo riarmare l’Italia, ma perché vogliamo al contrario aumentare la capacità di difesa della nostra nazione. Investiamo di più non perché vogliamo la guerra ma perché si allontani sempre più e ciò è possibile con deterrenza. Nessuno vorrebbe parlare di guerra, purtroppo, però, la realtà è diversa e con essa bisogna fare i conti. Noi aumentiamo i costi della Difesa perché ce lo chiedono i tempi. E sono il prerequisito della Sanità, dell’Istruzione e del Welfare perché senza difesa non c’è democrazia, non c’è libertà. Il nostro voto favorevole significa, per Fratelli d’Italia, dare una Difesa a questa Nazione e lo dobbiamo alle nostre Forze Armate, alle nostre famiglie, al nostro futuro”. Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Paola Chiesa, capogruppo Commissione Difesa, intervenendo in Aula questa mattina.
“L’indirizzo sulle missioni internazionali approvato dalla Camera dei Deputati permetterà di consolidare il ruolo e la partecipazione dell’Italia a missioni ed interventi di peacekeeping e sostegno a cooperazione e sviluppo in teatri importanti, dall’Europa, all’Asia all’Africa, incrementando i profili di sicurezza a tutela dello Stato e permettendo di mantenere un alto profilo nell’ambito della partecipazione e cooperazione con la NATO.
Il tema, poi, della costituzione di un contingente di forze ad alta e altissima prontezza operativa rappresenta una nuova concezione del nostro impiego operativo, che deve diventare necessariamente più moderno e adeguato agli scenari odierni. Come ricordato dal Ministro Crosetto è nostro primario interesse dotare l’Italia di uno strumento di difesa efficiente. Questo passa necessariamente dall’adozione di un approccio più operativo e da nuovi investimenti per garantire difesa e sicurezza della Nazione di fronte all’emersione di scenari sempre più incerti ed imprevedibili”, afferma in una nota Monica Ciaburro di FdI, vicepresidente della commissione Difesa a Montecitorio.