La richiesta di Cirinnà di non far più suonare l’inno nazionale in aula Giulio Cesare è quanto di più ridicolo e pretestuoso si possa pensare. Prima di tirare in ballo a sproposito FdI e delirare sull’inno nazionale, Cirinnà pensi al suo collega Alzetta che ogni volta esce dall’Aula per non cantare “Fratelli d’Italia”. Un conto è la comunicazione politica, un altro è strumentalizzare un simbolo di tutti che rappresenta unità nazionale, fratellanza e rispetto per la propria Patria. Evidentemente Cirinnà, per farsi un po’ di pubblicità, è disposta a tutto.
È quanto dichiarano in una nota congiunta Federico Mollicone e Andrea De Priamo, rispettivamente capogruppo e consigliere di ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale’ di Roma Capitale.
Roma, 22 gennaio 2013