«Il Partito democratico muore dalla voglia di islamizzare l’Italia. Una volontà che, a Firenze, non si ferma neanche di fronte alle dure opposizioni contro la realizzazione della moschea all’ex caserma Gonzaga. L’unico fattore in grado di rallentare quest’idea sono evidentemente gli interessi economici degli “amichetti”. Dario Nardella ha dichiarato di non aver mai incontrato Pessina: qualcuno, a partire da Matteo Renzi, ha il dovere di spiegare quali siano le reali intenzioni del Pd. I cittadini si sentono presi in giro da una messinscena degna di un film di spionaggio”. E’ quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli, commentando la notizia riportata dal Corriere della Sera sull’interesse della famiglia Pessina, editore del quotidiano l’Unità, all’acquisizione della caserma di Firenze.
“Proprio nei giorni scorsi un’inchiesta di Report aveva parlato degli appalti che sarebbero stati promessi dal Pd ai Pessina come contropartita per l’acquisizione de l’Unità, che nel 2014 era in forte perdita – sottolinea Donzelli – nel caso della Gonzaga di Firenze siamo probabilmente di fronte all’ennesimo esempio di utilizzo privatistico della cosa pubblica da parte della sinistra in questa città. Un balletto che calpesta le istituzioni, a partire da quella del sindaco, oltre all’intelligenza dei cittadini derisi e sviliti da questo triste dibattito: per quell’area per cui l’amministrazione comunale aveva già avviato un percorso partecipativo costato la bellezza di 260mila euro di soldi pubblici e che prevedeva progetti di edilizia sociale. La conclusione è facile da trarre – conclude Donzelli – il Partito democratico si conferma il solito partito degli affari: apre le porte dell’Italia agli immigrati perché tutela il business dell’accoglienza da 5 miliardi l’anno. Poi è tirato per la giacca sulla moschea e ci rinuncia solo, guarda caso, quando in ballo ci sono gli interessi degli imprenditori amici”.