“Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce. La sua è un’elaborazione teorica che offre ancora oggi spunti, dal richiamo al Risorgimento oppure come quando nel saggio postumo ‘Genesi e struttura della società italiana’ individuò il valore della comunità. La stessa scelta del titolo indica una visione: ‘Scendere per strada’ è un motto che lo stesso Gentile adoperò per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente”.
Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” che aprirà al pubblico martedì 16 aprile 2024, a Roma, all’Istituto Centrale per la Grafica (via Poli, 54).
“La mostra su Giovanni Gentile inaugurata ieri a Roma è il doveroso omaggio a uno dei più grandi intellettuali del Novecento che, oltre a una grande elaborazione culturale e filosofica, ha inciso concretamente con la sua opera contribuendo alla creazione della Scuola Normale di Pisa, alla redazione dell’enciclopedia Treccani, all’Istituto Medio ed Estremo Oriente e, soprattutto, fu l’autore della riforma dell’istruzione che per decenni ha costituito l’ossatura e la base della formazione scolastica e universitaria in Italia.
Inoltre, fu anche consigliere comunale e, successivamente, assessore alla ripartizione. Grazie a questa mostra del Ministero della Cultura, fortemente voluta dal ministro Sangiuliano, e con il convegno di questa mattina che vede, tra gli altri, la partecipazione dello stesso ministro Sangiuliano e di Massimo Cacciari, si celebra la figura di un intellettuale che, anziché estraniarsi dalla realtà, scelse di incidere profondamente nella società offrendo le sue immense qualità intellettuali e morali al servizio della Nazione e il cui pensiero risulta ancora attuale. Il connubio tra filosofia e politica che Gentile riuscì a elaborare merita un approfondimento che vada al di là degli schieramenti culturali e politici”, afferma in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.