“Quello di Renzi su Bagnoli è sadico accanimento” E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale della città metropolitana di Napoli, Luigi Rispoli, riguardo all’ennesimo slittamento della nomina del Commissario per Bagnoli da parte del Governo Nazionale.
“Veramente non si comprende – ha continuato Rispoli- come è possibile che la vicenda di Bagnoli venga inserita, per superare l’impasse, all’interno del decreto Sblocca Italia dedicandogli un intero articolo (L. 11/11/2014 art. 33), sancendo in questo modo il carattere d’urgenza del provvedimento e poi bloccandolo per 8 mesi senza riuscire a nominare il Commissario.
Non era Renzi che dichiarava il 14 agosto scorso, durante una visita a Napoli, «Se riparte Bagnoli, riparte il Sud»? Con queste parole annunciava il rilancio dell’area ex Italsider, parole che viste alla luce del nulla che il governo ha prodotto finora sanno di amaro per i napoletani.
Un provvedimento –ha detto ancora l’esponente del partito di Giorgia Meloni- che conteneva parecchie incongruenze e che di fatto strappa l’area dalla competenza del Comune di Napoli trasferendola a Palazzo Chigi che avrebbe dovuto individuare le strategie da mettere in campo per il suo risanamento.
Da ottobre, intanto, gran parte dei suoli dell’ex acciaieria sono per l’ennesima volta sotto sequestro per violazione della normativa ambientale e da allora tutti gli aspetti legati alla bonifica spettano già al Governo che anche su quel fronte è stato tragicamente immobile.
La incapacità di De Magistris era stato utile per far digerire alla città uno scippo che mai si era visto prima, con il Governo che avocava a sé d’imperio competenze proprie della Giunta e del Consiglio Comunale, ma ora di fronte all’immobilismo totale neanche quello può servire a giustificare Renzi.
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, invece di percorrere la strada politica preferisce annunciare ricorsi e azioni giudiziarie. Insomma, un intrigo, che coinvolge Governo, Comune, Magistratura, in guerra l’uno contro l’altro con la città condannata ad assistere uno spettacolo indecente.
Mi vengono in mente –ha concluso Luigi Rispoli- le parole di una famosa canzone del mai troppo compianto Pino Daniele che diceva “Napule è na carta sporca e nisciuno se ne mporta”!