“Il decreto, firmato oggi, che vieta la coltivazione del mais Mon810 in Italia, rappresenta un impegno mantenuto e un importante passo avanti. Ora però occorre andare dritto al cuore del problema. Il governo approvi subito la clausola di salvaguardia, come richiesto da Parlamento e Regioni. Già otto paesi europei (Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Polonia e Ungheria) l’hanno adottata per vietare la messa a coltura nel proprio territorio di piante geneticamente modificate autorizzate a livello dell’Unione europea. Infine chiediamo al governo di farsi portavoce presso la Commissione Europea affinché non ritardi la pubblicazione di un nuovo atto legislativo di modifica della direttiva del 2001, che consenta agli Stati Membri una maggiore autonomia decisionale sulla materia. Faccio notare al Ministro – che nelle ultime ore ha tirato in ballo la storia di Alleanza Nazionale e della destra italiana per regolare qualche piccolo conto interno al PdL (con Daniela Santanchè ndr) – che la battaglia sugli Ogm è per noi che veniamo da quella storia, non da oggi, sinonimo di difesa della sovranità alimentare e dell’identità nazionale. L’abbiamo fatta in tanti negli anni, chi da Ministro come Alemanno, chi nelle organizzazioni giovanili della destra, come me, Giorgia Meloni e tanti altri. Oggi Fratelli d’Italia la sposa e la sostiene. Un piccolo segno di come una storia originale e ricca di identità come quella della destra italiana non vada mai banalizzata ma, al contrario, profondamente rispettata”.
Lo dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo.
Roma, 12 luglio 2013