…Medicea nel degrado. “Con la decisione di portare 22 internati a Solliccianino e nelle altre Rems della Toscana, chi doveva risolvere il problema ha creato più danni del problema stesso”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, Achille Totaro, sulla vicenda della redistribuzione degli internati in cura in queste nuove strutture sanitarie.
Nella conferenza stampa di oggi, nella stanza del gruppo consiliare “Montelupo nel cuore” del palazzo comunale di Montelupo, Totaro ha attaccato duramente la decisione presa dalla Giunta regionale della Toscana sulle nuove strutture che dovranno fare accoglienza.
Presenti anche il consigliere comunale di Montelupo Fiorentino, Federico Pavese, e Giuseppe Madia, membro della commissione comunale Villa Medicea, oltre ad Andrea Poggianti, presidente di Fratelli d’Italia-AN dell’Empolese-Valdelsa.
Domani scade il termine di cui alla Legge 81 del 30 maggio 2014 per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari con nuove strutture alternative chiamate Rems. La Giunta regionale toscana ha approvato una delibera con cui sono state individuate le residenze per ospitare gli internati toscani che si trovano ora nell’ Opg di Montelupo Fiorentino; 22 soggetti non dimissibili saranno ospitati nell’Istituto Mario Gozzini a Sollicciano (Solliccianino).
“Inevitabilmente – commentano da FdI – si creeranno situazioni in cui alcuni, riconosciuti incapaci d’intendere e volere, sconteranno non più una reclusione dietro le sbarre ma verranno affidati alle cure delle ASL nelle Rems ed altri, con personalità disturbata ma riconosciuti capaci d’intendere e volere, saranno fatti convivere con gli altri detenuti, a rischio sia per la sicurezza degli Istituti sia per il personale di Polizia Penitenziaria”.
“Solliccianino è un penitenziario – commenta Totaro – con un percorso riabilitativo per i detenuti. Adesso verranno portati anche gli internati. A questo andrà a carte quarantotto tutto il percorso riabilitativo per i detenuti e il percorso psichiatrico per gli internati”. Sempre su Solliccianino, Totaro afferma che “se si dovessero creare problemi di ordine pubblico si scaricherà ancora su quella struttura”. Montelupo ben si prestava invece a gestire la fase terminale della chiusura degli Opg: “Nell’ospedale psichiatrico era presente il personale adeguato per la cura degli internati. Adesso si passa ad una struttura senza competenze, in promiscuità con detenuti comuni”. Sempre su Montelupo viene meno anche la certezza del futuro utilizzo della Villa Medicea: “Il padiglione dove sono organizzati i reparti detentivi è stato completamente ristrutturato, per una spesa di circa 7,5 milioni di euro. Con la chiusura degli Opg l’amministrazione penitenziaria riconvertirà tutte le strutture che erano destinate a tale scopo ad altra funzione penitenziaria, eccetto l’Opg di Montelupo Fiorentino, sulla cui destinazione ancora non ci è deciso. Ho la sensazione che potrebbe fare la fine di San Salvi, con il degrado della struttura e l’occupazione della stessa. A fronte del degrado c’era una struttura con personale adeguato per poter gestire la parte finale”. Infine il personale: “Se la scelta sarà quella che si prospetta, sarà posto in mobilità e dovrà trasferirsi con le famiglie in altre zone. Professionisti la cui sorte lavorativa ancora oggi è in un limbo assurdo e che assistono indifesi ad un’operazione filosofico-ideologica che vede preferire Solliccianino (struttura carceraria con celle da 10 mq) rispetto ad una struttura come l’o.p.g. di Montelupo Fiorentino, recentemente restaurato con tutti gli standard sanitari e non penitenziari”. L’onorevole si attiverà attraverso un’interrogazione parlamentare sul caso, perché ritiene che “si potrà tornare indietro da questa decisione”.