“Ennesima follia del Governo gialloverde che, su proposta della Lega, rischia di mettere in ginocchio le tante partite IVA in crisi, già alle prese con gli “squali” della finanza. Il 14 marzo si sono tenute le audizioni in Senato sul ddl 775 che modifica il decreto di ingiunzione. Attualmente servono due passaggi: nel primo l’avvocato prepara l’atto e nel secondo un giudice valuta la sussistenza del credito. Tale proposta elimina la presenza del giudice e quindi sarà l’avvocato del presunto creditore ad emettere direttamente l’ingiunzione e a compiere attività di ricerca sui beni del debitore e non più un ufficiale giudiziario incaricato dal giudice. Forse l’intento recondito di questo Governo – a prescindere dai proclami – è quello di cancellare definitivamente la piccola impresa. Questo provvedimento non inciderà solo sulle partite IVA, ma su tutti i cittadini alle prese con bollette pazze o abbonamenti già disdettati. Sarà una giungla dove chi potrà permettersi studi legali da foraggiare avrà vita facile su soggetti già in difficoltà e con scarse risorse economiche. Auspichiamo che la maggioranza ritiri immediatamente tale proposta”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Finanze e Lino Ricchiuti presidente nazionale del movimento Popolo Partite Iva.