In mancanza di comunicazioni ufficiali rispetto al francobollo dedicato al centenario della nascita del Pci, ribadisco la necessità di avere chiarimenti visto che mai fino a oggi nella storia repubblicana è stato dedicato un annullo filatelico per commemorare un partito. La nascita del Partito Comunista d’Italia nel 1921 durante il congresso di Livorno, costituisce un precedente benché si tratti di una scelta divisiva e non rappresentativa di tutti gli italiani.
Il ministro Patuanelli che presiede la commissione giudicatrice, non può piegare il servizio universale alle ragioni di una fazione che ha fatto parte della temperie storica durante la quale il Partito Comunista italiano parteggiava per la Rivoluzione Russa e per il regime comunista appena instaturatosi al di là degli Urali. Perfino Il Pci di Berlinguer porta la macchia dei finanziamenti di Mosca e della gran parte delle dittature comuniste dell’est europeo.
Mentre Togliatti dichiarava al Congresso del Pcus:
“È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin.
È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere 10mila volte più del migliore cittadino italiano.”
Poi ci sono coloro che affermano che questa triste storia è parte importante della storia d’Italia. Bene, se questo è il principio Patuanelli predisponga l’emissione di francobolli per tutti i partiti che hanno segnato la nostra storia, belli e brutti, e il Governo destini i 400mila euro stanziati per celebrare il Partito comunista alle famiglie colpite dal Covid.
Chiediamo comunque l’immediato ritiro il ritiro del francobollo mentre ci aspettiamo quanto prima che le Poste facciano un annullo filatelico per il 150° anniversario della proclamazione di Roma Capitale, la cui designazione ufficiale avvenne il 3 febbraio del 1871 con la pubblicazione sulla Gazzetta del Regno d’Italia.
Infine, chiederò in una lettera al presidente Fico di dedicare il 3 febbraio una sessione speciale dei lavori d’aula alla presenza delle alte cariche dello Stato, del Governo e del Vaticano.
E’ quanto dichiara su facebook il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli