“Siamo vicini alle istanze portate lo scorso sabato in piazza Santi Apostoli dai medici e da tutti i tecnici che lavorano nel campo della Sanità. Riconosciamo che è in sofferenza l’intero sistema delle cure, a causa dei progressivi tagli lineari che hanno impoverito l’offerta sanitaria per i cittadini e costretto la professione ad una sempre più crescente instabilità lavorativa.
Siamo molto preoccupati per le conseguenze che tutto questo porterà al sistema, che necessita di una riforma strutturale omogenea e meritocratica, sia per quanto riguarda i servizi offerti, che per le professionalità messe in campo. E’ doveroso riconoscere, infatti, che il nostro Ssn, pur impoverito, ha continuato a funzionare grazie all’abnegazione dei medici e al ricorso costante a contratti atipici e a tempo determinato.
Al contrario, con il riordino delle strutture ospedaliere voluto dalla Giunta Zingaretti e la legge di stabilità 2016 approvata dal Senato, la sanità pubblica rischia di diventare un mero strumento di propaganda per il PD che teme il risultato elettorale – soprattutto a Roma e nel Lazio – e lancia vani proclami con la scusa di ridurre la spesa, mentre di fatto condanna le strutture pubbliche e la professione a non essere in grado di soddisfare più le esigenze dei cittadini.
Non si risponde, pertanto, alla tutela del più importante dei diritti – quello alla salute – con orari massacranti e precariato selvaggio; tantomeno, con ladisattivazione della quasi totalità dei laboratori del Lazio – disattivazione tra l’altro contestata e sospesa dalla recente sentenza del TAR – o la pretesa del pagamento in bonis di somme relative a ticket sanitari da parte di contribuenti che beneficiano dell’esenzione.
Siamo stanchi di una gestione normativa ed amministrativa confusa che ricade ancora una volta sulla pelle di utenti e professionisti, che avrà come unici risultati, da un lato il poter garantire le cure solo a chi avrà sufficienti capacità economiche mietendo nuove Vittime, dall’altro un ulteriore sfruttamento lavorativo della professione già redarguito dall’Unione Europea.
Si produrrà, infine, una ulteriore congestione dei servizi ospedalieri, in primis proprio quelli della Capitale, che andavano invece potenziati soprattutto in vista di un periodo importante come il Giubileo, e che soffrono di carenza di strumenti e organico già da lungo tempo. “
Queste le riflessioni di Cinzia Pellegrino, Responsabile Nazionale Vittime dello Stato del Dipartimento Tutela Vittime FDI-AN, a sostegno della manifestazione indetta dai sindacati di categoria per il rilancio del sistema sanitario nazionale.