«Oggi abbiamo assistito a un episodio di estremo squallore: il voto contrario della Commissione Lavoro alla proposta di legge di Fratelli d’Italia sulla revoca della pensioni d’oro». È quanto dichiara il capogruppo Fratelli d’Italia Giorgia Meloni commentando l’emendamento soppressivo alla proposta di legge 1253, ‘Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di importo elevato’ approvato oggi dalla commissione Lavoro’. La proposta di legge andrà pertanto in Aula il 5 con il parere contrario della Commissione.
«La nostra proposta di legge di semplice buon senso – ha aggiunto Meloni – prevede di fissare un tetto corrispondente a 10 volte la pensione minima oltre il quale ricalcolare le pensioni in essere con il sistema contributivo. Se i contributi non sono stati effettivamente versati la parte eccedente il tetto viene tagliata e lo Stato utilizza i soldi risparmiati per aiutare i giovani e le pensioni minime e di invalidità. Alla luce delle osservazioni e dei pareri espressi in Commissione avevo mostrato disponibilità ad accettare gli emendamenti del Pd pur di giungere a un testo condiviso. In particolare, il Pd chiedeva l’aumento della soglia a 14 volte la pensione minima, e di tagliare dal computo le pensioni complementari e integrative. Tutti emendamenti ai quali Fratelli d’Italia aveva dato il suo parere positivo».
«La decisione di votare per la soppressione totale del testo e non per una sua modifica, realizzabile attraverso emendamenti di merito dimostra che la maggioranza, il Pd in testa e con la sorprendente complicità di Sel, non ha alcuna intenzione di mettere mano alla vergogna delle pensioni d’oro. Gli stessi che oggi bocciano il taglio delle pensioni d’oro sono gli stessi che ieri votavano il blocco degli adeguamenti delle pensioni da 1400 euro. Davvero senza vergogna!», ha concluso Meloni.
Roma, 3 febbraio 2014