“Ieri la privatizzazione della Banca d’Italia grazie alla ghigliottina della presidente della Camera (Sel), oggi il no in commissione Lavoro al taglio delle pensioni d’oro, proposto da Fratelli d’Italia. Questa non è la sinistra che parla di equità sociale e lotta ai privilegi. Questa è la sinistra convertita all’ingordigia dei burocrati e dei raccomandati, che ha perso non solo la propria identità, ma soprattutto il pudore. E’ l’unica lettura possibile di quanto accaduto oggi in commissione lavoro. Il capogruppo Meloni aveva dichiarato la disponibilità a emendare la pdl aumentando il tetto minimo e venendo incontro alle richieste del Pd. Ma i veti incrociati in seno ai democrat hanno fatto perdere il buon senso e vincere le super-pensioni”.
E’ quanto dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia a commento dell’emendamento soppressivo deciso dalla commissione Lavoro alla pdl di Fratelli d’Italia sulla revoca della pensioni d’oro.
Roma, 3 febbraio 2014