“Un’opportunità cruciale per il rilancio di una città e di un territorio di riferimento: la Giunta Regionale deve impegnarsi affinché Casale e il Monferrato possano divenire zona franca fiscale”.
È quanto chiede il consigliere regionale del Piemonte di Fratelli d’Italia, Marco Botta, che ha presentato un’interrogazione a Palazzo Lascaris a riguardo della possibilità per il Monferrato di divenire zona franca fiscale.
“L’area di Casale Monferrato è da anni interessata dalla problematica dell’amianto, con pesanti ripercussioni dal punto di vista ambientale e sanitario: come noto, il Piemonte e, in particolare, la zona di Casale e del Monferrato, soffrono delle conseguenze legate alla presenza, fino al 1990, del più grande stabilimento Eternit italiano.
Oltre 2800 persone sono scomparse a causa del mesotelioma pleurico o malattie amianto-correlate. Il Distretto Industriale di Casale Monferrato, fino a qualche tempo fa fra i più consistenti del Nord-Ovest, è stato toccato in maniera più che significativa dalla crisi economica e occupazionale degli ultimi anni”.
È stata messa a punto, grazie alla collaborazione di Docenti universitari e esperti del settore (primi fra tutti il Prof. Angelo Miglietta, come ideatore della proposta e il Prof. Alessandro Lanteri, come estensore della stessa), una idea di pianificazione territoriale che porti a Casale e al Monferrato una zonizzazione di vantaggio fiscale. Sono svariate le ragioni per le quali il Monferrato dovrebbe essere divenire zona franca fiscale.
“Casale Monferrato e i comuni che fanno parte del Sistema Locale del Lavoro (SLL) di Casale Monferrato – ha aggiunto il consigliere – sono inoltre compresi nell’elenco dei 684 comuni delle nuove aree di crisi industriale individuate nello studio tecnico effettuato dalla Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico. Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24/03/2010 prevede che l’elenco dei comuni ricompresi nelle aree e nei distretti in situazione di grave crisi industriale venga approvato dal Direttore della Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico. Si è così pensato che questa sorta di ‘zona franca’ possa prevedere vantaggi in materia di defiscalizzazione del costo del lavoro, fattore che potrebbe conferire al Monferrato forte competitività nell’offerta territoriale”.
Alessandria, 16 aprile 2013