“Quanto accaduto un anno fa è terribile, ciascun politico o amministratore o manager dovrebbe convenire che certe sostanziali privatizzazioni (la concessione a Benetton ha livelli di garanzia per il pubblico assai scarsi oltre che disattesi) in Italia non sono fattibili.
La concessione ai privati di infrastrutture costruite con i soldi dei cittadini, ‘pedaggiate’ profumatamente dal concessionario e scarsamente manutenute è diventata la classica gallina dalle uova d’oro per qualcuno e una tremenda sventura per decine di famiglie e per un’intera comunità.
Ricordare i morti di Genova senza retorica significa avere la consapevolezza di rivedere in Italia i rapporti tra pubblico e privato. Decenni fa erano troppo sbilanciati verso lo Stato e oggi completamente squilibrati in favore di privati, spesso perfino in assenza di una specifica indispensabile competenza. Oggi si rinnova il dolore, ma contestualmente si rigenera l’impegno a non vanificare le troppe vite sacrificate facendo un’autocritica profonda, tale da impedire a cordate finanziarie di arricchirsi alle spalle dello Stato e dei cittadini”.
È quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio RAMPELLI di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca Facebook in memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi avvenuto un anno fa.