La privatizzazione di Poste italiane sarebbe una follia e su questo tema chiederò al centrodestra di dire una parola chiara. Parliamo di 140 mila dipendenti, di 13 mila sportelli aperti sul territorio, di 500 miliardi degli italiani raccolti a vario titolo come risparmio e di un assoluto gioiello che è stato già privatizzato per il 35% dai governi PD e di sinistra e un altro 35% è stato trasferito in cassa depositi e prestiti, rimane nella disponibilità del tesoro un 30% che dicono di voler privatizzare. Con la sua presenza capillare sul territorio Poste italiane costituisce un presidio dello Stato, tra i pochissimi ancora aperti in luoghi come i comuni montani, le periferie degradate, i territori difficili: chiudere gli sportelli vorrebbe dire togliere ai cittadini un punto di riferimento di servizi dello Stato.
Inoltre bisogna ricordare che Poste raccoglie la gran parte delle provviste di cassa depositi prestiti. È l’unica banca rimasta pubblica, io non vorrei che la sinistra volesse liberarsi di poste per liberarsi anche dell’unica banca rimasta pubblica e continuare a fare gli interessi delle banche private.
È quanto dichiara ai microfoni di Rtl 102.5 il presidente di Fratelli d’Italia e candidato premier Giorgia Meloni.