“Mentre l’alta finanza e giornali affiliati danno il benvenuto al premier cinese Li Kequiang, da domani presente in Italia per il vertice Asem, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale giudica non gradita la sua presenza.
Da parte del cosiddetto ‘premier’ non accettiamo nessuna lezione né di politica né di economia. Noi non dimentichiamo Tienanmen, di cui quest’anno si è commemorato (ma non nel Parlamento italiano) il 25mo anniversario, né dimentichiamo le riforme che il Partito comunista ha negato al popolo cinese, costringendolo in catene. Abbiamo in memoria i Lao Gai, terribili campi di lavoro forzato sui quali il mondo occidentale ha calato la cortina di silenzio, così come non ci arrendiamo all’inevaso è legittimo desiderio d’indipendenza e libertà del Tibet. Ma soprattutto non dimentichiamo Hong Kong e la rivoluzione degli Ombrelli, un’occasione di cambiamento trasformata in tragedia dal dittatore testardo e ottuso .All’albero sempre verde dell’amicizia Cina-Italia, come la definisce Li Kequiang, preferiamo l’albero sempre verde della libertà, anche se la vigliaccheria del mondo politico e culturale italiano è senza limiti”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei Deputati Fabio Rampelli.