“Tutte queste manifestazioni dei pastori si sarebbero potute evitare se avessero accettato l’invito, tramite ordine del giorno, di convocare questo tavolo i primi di gennaio, come avevamo chiesto come Fratelli d’Italia e denunciato in Aula della Camera dei Deputati la condizione drammatica dei pastori il 30 dicembre. Lo continuo a ribadire con rammarico perché si capisca che le aspettative di chi manifesta attendono risposte da troppo tempo” dichiara Salvatore Deidda, Deputato di Fratelli d’Italia
” I segnali c’erano tutti ed era chiaro da tempo che Oilos non era uno strumento adatto ne i Consorzi di tutela che è evidente hanno sottovalutato o ignorato la marea di rabbia” continua Deidda
” Al prezzo del latte si aggiunge la difficoltà dell’Ente pagatore che ha pratiche bloccate da anni, il prezzo della carne di agnello sempre più basso a causa di continue importazioni dall’estero, la carne suina con l’embargo. Insomma, una vita di chi è pastore, allevatore allo stremo. Questo è un invito ad ascoltare di più e agire subito. Lavorare uniti in Commissione Agricoltura per leggi chiare. La settimana prossima incominceranno audizioni pastori. Chi pensa che si chiediamo solo fondi si sbaglia. Dopo il latte si apriranno nuove vertenze. È ora di cambiare. Non sprechiamo questa occasione perché come si è visto si creano danni. I pastori e le famiglie non sono felici di essere protagonisti ma hanno dimostrato che era l’unico modo” conclude Deidda