“Ancora una volta il governo, almeno nella componente grillina, conferma di essere ostaggio delle lobbies e degli interessi particolari. Altro che cambiamento. In particolare, la risposta del ministro Bonafede alla mia interrogazione sul tema delle competenze professionali sui trasferimenti d’azienda, oggi esclusivo appannaggio dei Notai e che Fratelli d’Italia avrebbe voluto estendere alla categoria dei commercialisti e degli avvocati nell’ottica della semplificazione e della concorrenza. Purtroppo il ministro e la maggioranza si sono invece schierati contro ogni logica a favore di alcuni privilegiati professionisti e contro altri, peraltro soggetti ad identica normativa anti riciclaggio, ma soprattutto contro gli interessi del mercato e delle imprese. D’altra parte quello che doveva essere il governo del cambiamento è ormai prigioniero delle lobbies, come si è palesato pure in tema di equo compenso, allorché nella scorsa settimana istituendo il Nucleo centrale di monitoraggio il ministro della Giustizia ignorò tutte le categorie professionali eccetto una: la sua. Fratelli d’Italia esprime disappunto per tali ripetuti sconvenienti posizioni del governo, che umiliando alcune categorie professionali, quali quella dei commercialisti, mantiene i privilegi di altre caste e tutto ciò a detrimento dell’intera economia nazionale”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.