L’editoriale di Gian Antonio Stella, pubblicato ieri sul Corriere della Sera, riconosce a Fratelli d’Italia il merito di essere l’unico partito, insieme a Sel, ad aver dato nel suo programma politico spazio e progettualità adeguati alla cultura e alla valorizzazione dei nostri beni culturali, anche come strumenti essenziali di innovazione e di sviluppo economico.
L’intero progetto di Fratelli d’Italia nasce all’interno di un’idea chiara di quale Italia vogliamo, condivisa con migliaia di cittadini che hanno contribuito con noi alla stesura del programma. Lo abbiamo fatto perché crediamo in un centrodestra capace di parlare alla sua gente e di renderla partecipe di un’idea di Italia da costruire.
Siamo tra i pochi partiti ad aver dedicato una capitolo intero del nostro programma ai temi della rivoluzione di internet, della web economy, dell’inclusione digitale e dello sviluppo dell’e-commerce, come motori di una crescita economica del nostro modello produttivo incentrato sulle piccole e medie imprese e come base di rispetto dei diritti individuali di accesso alla conoscenza e all’informazione.
Siamo l’unico partito che ha compreso come il tema del confronto generazionale non sia un principio sociologico ma l’essenza di un ordine sociale che leghi le generazioni tra loro in maniera virtuosa; per questo abbiamo previsto che venga introdotto in Costituzione il principio di equità tra le generazioni e la valutazione d’impatto generazionale per le leggi in via di approvazione, come principio utile a stabilire che una generazione non può vivere al di sopra delle proprie possibilità a scapito di quelle successive, come avvenuto negli ultimi decenni.
Siamo l’unico partito che chiede che venga inserito in Costituzione un tetto alla tassazione al 40% nel rapporto tra entrate tributarie e Prodotto interno lordo, perché lo Stato non diventi strumento di oppressione economica e sociale per i cittadini, ma spazio condiviso di libertà privata e uguaglianza delle opportunità.
Siamo il partito che sancisce il diritto inalienabile della proprietà privata, rappresentata, nella nostra Nazione, dal patrimonio immobiliare delle famiglie e dalla prima casa; diritto che nessuno Stato può violare. Per questo vogliamo introdurre la non pignorabilità della prima casa da parte dell’Agenzia delle Entrate, per debiti non pagati.
Siamo il partito che vuole affrontare la crisi del sistema finanziario italiano, rimettendo le banche al centro dell’economia reale e strappandole alla speculazione finanziaria, che in questi anni ha operato ai danni dei cittadini con le coperture interessate di pezzi di potere economico e politico. Per questo lavoriamo per una legge che separi le banche d’affari da quelle commerciali, dividendo le attività bancarie ordinarie da quelle speculative. Divieto di speculazioni finanziarie e operazioni ad alto rischio con i soldi dei correntisti, dei piccoli risparmiatori, delle imprese e delle famiglie. In un momento di crisi come quello attuale non ci devono essere margini per l’azzardo sulle risorse dei più deboli.
Fratelli d’Italia rappresenta una destra identitaria e liberale, capace di difendere gli interessi nazionali tutelando individui e corpi intermedi della società dall’invadenza di uno Stato che appare sempre più un Moloch che annienta libera impresa e iniziativa individuale.
Siamo nati appena un mese ma già rappresentiamo un pezzo di Italia che vuole un centrodestra capace di essere interprete dei suoi bisogni e della sua onestà. Ecco, programma innovativo e classe dirigente competente danno la misura del nostro essere il centrodestra a testa alta.
3 febbraio 2013