“Una settimana dopo che glielo avevamo richiesto, subito dopo le dimissioni dell’assessore Anita Maurodinoia, Giuseppe Conte ha deciso che i 5Stelle usciranno dalla giunta Emiliano. Sono le inchieste della procura di Bari che lo costringono a tale decisione che, per altro, sconfessa il suo movimento quale garante della legalità nelle amministrazioni. Perché delle due l’una: o i grillini non si sono mai accorti del sistema di potere del Pd in Puglia e allora non sono affidabili, o ben lo conoscevano e allora sono complici.
Il ritardato abbandono di Emiliano e dell’elevazione del trasformismo politico a sistema di gestione del potere che ha contraddistinto e ancora segna la Regione che presiede, non possono essere cancellate da una scelta dell’ultima ora che appare strumentale e finalizzata non solo alla imminente campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Bari, ma a mettere all’angolo il Pd, e cioè quell’alleato con cui fino a pochi giorni fa voleva realizzare il campo largo, trasformato dalle inchieste giudiziarie in un vero e proprio campo minato.
Anche perché non è che Conte possa giocare a fare lo smemorato: Antonella Laricchia, per anni riferimento dei grillini in Puglia, infatti, si oppose solitaria al vero e proprio tradimento degli elettori operato dai 5Stelle che – dopo avere fatto la campagna elettorale all’insegna del ‘mai con Emiliano’- dopo la sua riconferma si erano attovagliati al suo banchetto di potere, nomine e prebende, entrando anche a fare parte della sua giunta regionale. E il tutto – e questo è l’aspetto più vergognoso – con l’obiettivo, come asserito dalla Laricchia, di rafforzare il governo giallo-rosso allora presieduto proprio da Giuseppe Conte. Altro che pavoneggiarsi oggi per l’uscita dalla giunta Emiliano: Conte dica perché il M5Stelle vi entrò”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.
“Oggi Conte ha decretato la vittoria della consigliera Antonella Laricchia e ammesso la sconfitta del Movimento 5 Stelle. Pur lontano anni luce dal pensiero ideologico e politico della consigliera Antonella Laricchia non posso fare a meno di affermare il suo essere esemplare sotto il profilo della coerenza e dell’opposizione alle politiche di Emiliano fondate sul mercato delle vacche. La venuta a Bari di Conte oggi mette a nudo l’ipocrisia dei 5 Stelle, campioni nel prendere per i fondelli i propri elettori. Schierati contro Emiliano alle elezioni regionali del 2020 con Laricchia Presidente, si sono adoperati per il voto disgiunto a favore di Emiliano in danno della loro candidata con il baratto di poltrone.
Oggi a Bari, come se non bastassero quelle messe in scena da Emiliano e Decaro, Conte ci regala un’altra commedia alla quale potremmo dare il titolo di “bentornata apparente verginità”. Conte farebbe bene ad ammettere che per quasi quattro anni si è reso complice di un sistema tirannico che soffocava i valori fondamentali su cui si fonda il rispetto della dignità della persona umana e calpestava i diritti costituzionali dei pugliesi. Chi ha veramente a cuore la collettività pugliese oggi deve contribuire a porre fine alla tirannia di Emiliano e Decaro e non può in nessun caso scendere a patti con loro”, sottolinea il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.