«Apprendiamo dalla stampa nazionale della vergognosa sentenza della Corte d’Assise di Roma, che ha giudicato l’assassinio di Fabrizio Quattrocchi come un atto di delinquenza comune e non come terrorismo. Quella della magistratura italiana è una decisione incomprensibile, che è stata presa nonostante gli stessi carcerieri assolti oggi avessero rivendicato il sequestro dei 4 italiani in Iraq a nome delle ‘Falangi Verdi di Maometto’ e considerassero quel rapimento uno strumento di ricatto di stampo terroristico per chiedere all’Italia di non sostenere più gli Stati Uniti e di ritirare le proprie truppe da Baghdad.
Questa sentenza ha come conseguenza che gli assassini di Quattrocchi non potranno essere perseguiti d’ufficio dalla giustizia italiana per un crimine efferato e avranno la possibilità di continuare ad essere liberi di fare quello che vogliono in Iraq. Per l’ennesima volta, l’Italia è costretta ad assistere impotente di fronte ad una sentenza ideologica della nostra magistratura, che si dimostra ancora una volta incapace di difendere gli italiani e che sceglie in questo caso di umiliare persino l’atto eroico di Fabrizio Quattrocchi, riconosciuto tale anche dal Presidente della Repubblica con la medaglia d’oro al valore civile. Ma né questa né mille altre sentenze potranno mai sminuire il sacrificio di un uomo straordinario, che ha scelto prima di essere ucciso di sbattere in faccia ai nemici della nostra Nazione l’orgoglio di essere italiani e di appartenere ad una comunità».
È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.