“Sono contento che il ministro Orlando abbia in animo di modificare il provvedimento che mina i diritti fondamentali della Costituzione, il diritto alla difesa. Tra i tanti disastri del Governo Monti c’è stato sicuramente quello più clamoroso della giustizia penale. Ma anche la giustizia civile langue: mancano gli organici per i magistrati per i dipendenti, e risorse”. È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Edmondo Cirielli in un question time al ministro della Giustizia Orlando.
“Sono a tutt’oggi 5 milioni di giudizi pendenti – ha spiegato Cirielli- Uno degli ultimi provvedimenti del Governo Monti trasforma la giustizia universale in giustizia per ricchi con una compressione dei diritti della difesa. Se infatti una persona vuole avere le motivazioni della condanna deve pagare una quota, un anticipo dell’appello. Il che rappresenta una compressione dei diritti dei più poveri e dei meno facoltosi, trasformando la giustizia in un privilegio esclusivo delle persone più facoltose”.
Il ministro Orlando, rispondendo al deputato Cirielli, ha garantito che ci sarà un intervento affinché la misura oggetto del question time venga rivalutata alla luce delle riforme che si stanno approntando sulla giustizia e potrebbe essere inserito, con le necessarie modifiche, in altri provvedimenti.
Testo del Question Time
– Il 4 marzo 2014 l’Aula della Camera dei deputati è stata impegnata nel dibattito sulla relazione della II Commissione (giustizia) sulle tematiche oggetto del messaggio del Presidente della Repubblica, trasmesso alle Camere il 7 ottobre 2013, in merito alla questione carceraria; provvedimenti in materia di giustizia sin qui approvati, seppur numerosi, si sono concentrati esclusivamente sulla questione della deflazione della popolazione carceraria, lasciando aperti numerosi altri temi, non ultimi tra i quali quelli relativi alla questione della lentezza dei processi e dei costi che i cittadini devono sostenere per veder riconosciuti e tutelati i propri diritti nelle aule dei tribunali;
– Nelle scorse settimane alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia dell’imminente varo di una legge di riforma del processo civile, prioritariamente finalizzata allo smaltimento dei processi arretrati, che in Italia, ad oggi, si concretizzano in oltre cinque milioni di giudizi pendenti;
– posto che adottare una riforma nel campo della giustizia civile con l’unico obiettivo di decongestionare la mole dei procedimenti accumulatisi rischia di non dedicare attenzione sufficiente ad altri aspetti del problema, la normativa in arrivo, inoltre, secondo molti legali porterà ad una compressione dei diritti della difesa;
– il testo del provvedimento di riforma, nel frattempo annunciato alla Camera dei deputati, prevede, infatti, che il cittadino, all’atto della condanna, ottenga il solo dispositivo e che, laddove intenda ottenere anche le motivazioni, dovrà anticipare parte delle spese per l’appello;
– il testo del disegno di legge, quindi, secondo l’interrogante realizza una palese violazione del diritto alla difesa, in spregio alle tutele costituzionali ad essa accordate e in danno dei cittadini onesti che si rivolgono ai tribunali per vedersi riconoscere la violazione dei propri diritti:
Al Ministro della giustizia. — Per sapere :
se le notizie riportate in premessa corrispondano al vero e come intenda intervenire al fine assicurare un corretto funzionamento della giustizia nel nostro Paese, senza danneggiare i diritti dei cittadini