“La differenza tra regimi totalitari e democrazie avanzate sta nell’equilibrio dei poteri tra chi governa e chi sta all’opposizione. Prima con il Copasir, ora con la Rai risulta evidente che il nostro sistema è in una posizione di squilibrio e si assiste periodicamente a gravi violazioni dei diritti dell’opposizione, che sarebbe meglio definire per quello che sono: aggressioni. Per quanto riguarda la Rai quanto accaduto è ancora più grave perché mina il valore non negoziabile del pluralismo nell’informazione all’interno del sistema radiotelevisivo pubblico.
Non a caso le designazioni del Cda Rai le fa il Parlamento per sottolineare il fatto che la Rai appartiene ai cittadini e non al Governo e la modalità del voto limitato era una forma di garanzia per l’opposizione. Garanzia saltata oggi per il combinato disposto di una maggioranza bulgara che può numericamente occupare anche gli spazi che non gli appartengono e per la riduzione dei componenti del Cda voluto negli anni scorsi.
Giova ricordare che in omaggio a questo equilibrio finora presidente della Rai e presidente della Commissione bicamerale di Vigilanza venivano indicati o almeno condivisi con l’opposizione. Adesso abbiamo invece il totale controllo da parte della maggioranza della Rai. La questione è gravissima e non può finire così. Credo sia opportuno coinvolgere il Capo dello Stato per rimettere in equilibrio la Rai e richiamare i presidenti delle camere, anche dopo gli scippi delle commissioni d’inchiesta, a rappresentare e difendere i diritti dell’opposizione e, successivamente, a riformare i regolamenti parlamentari con l’introduzione dello statuto dell’opposizione. Non si può andare avanti con strappi e prepotenze a turno e con il tentativo di ridurre FDI a elemosiniere della maggioranza. A noi non interessano poltrone, altrimenti avremmo sostenuto Draghi e preso quelle di serie A, non gli strapuntini. Ma non accettiamo che la democrazia italiana venga ridotta in barzelletta”.
E’ quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, intervenendo alla trasmissione ‘Start’ su SkyTg24